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Il lavoro a distanza o in movimento sta diventando sempre più comune. I principi e le regole della protezione dei dati si continuano ad applicare anche, e soprattutto, quando si lavora a distanza.
Ove possibile, i lavoratori a distanza dovrebbero evitare hotspot Wi-Fi a libero accesso e computer pubblici a libero accesso. Se devono assolutamente utilizzare un dispositivo pubblico o connettersi a una rete pubblica, i lavoratori dovrebbero prestare particolare attenzione quando inviano informazioni su Internet. È buona norma non memorizzare mai le password e disconnettersi sempre attentamente dalle app Web.
Pianifica la protezione della sicurezza per assicurarti che tutti i dispositivi aziendali siano protetti con software di prevenzione quali antivirus, filtro Web, firewall e crittografia dei dispositivi.
Se i membri del team utilizzano i propri telefoni cellulari e computer per attività commerciali, chiediti se è necessario o prudente.
È facile per un lavoratore a distanza lasciare una chiavetta USB sul treno così come smarrire un guanto in un bar.
Qualsiasi dispositivo che contenga informazioni sensibili, ovvero USB, telefoni cellulari, tablet e laptop, dovrebbe essere di norma crittografato.
In passato piene di complicazioni, le reti virtuali private (VPN, Virtual Private Network) odierne sono oggi una soluzione di facile utilizzo per l’utente medio. Le VPN forniscono un ulteriore livello di sicurezza quando si lavora a distanza e i proprietari e i manger più avveduti le rendono obbligatorie.
VPN è l’acronimo di Virtual Private Network, rete virtuale privata, e se tu o il tuo team lavorate a distanza, è essenziale utilizzarne una. Una VPN è simile a una linea telefonica privata. Crea un tunnel inviolabile tra una posizione (dove una persona ha scelto di lavorare a distanza ) e un’altra (la rete aziendale). Oltre a rendere il processo molto più sicuro, una VPN fornisce anche un comodo accesso ai server e alle applicazioni aziendali.
Per quanto sia allettante impostare 1234 come password per ogni applicazione, questa soluzione non è intelligente quando si tratta di protezione dei dati. Prenditi del tempo per elaborare password complesse. Sono la tua prima linea di difesa contro gli hacker, quindi sceglile bene. (Fonti: https://minutehack.com/guides/10-security-tips-for-remote-and-mobile-working.
L’hacking visivo può rappresentare una vera minaccia se si lavora in luoghi pubblici o in viaggio. Lo shoulder surfing, come è noto, è una forma crescente di furto d’identità in cui le informazioni private vengono visualizzate o addirittura fotografate dalle spalle di chiunque utilizzi un dispositivo con schermo.
Proteggi il tuo schermo da occhi indiscreti investendo in uno schermo salva-privacy che può essere facilmente collegato e rimosso dagli schermi dei computer portatili. I filtri privacy a oscuramento totale Fellowes PrivaScreen™ oscurano lo schermo dalla vista laterale per proteggere la privacy, garantendo tuttavia uno schermo cristallino alla vista diretta.
• Invece di venire colti alla sprovvista da una violazione della protezione dei dati, è meglio essere preparati a tutte le eventualità.
• Crea un solido piano di lavoro a distanza e un piano di continuità operativa che includa le misure che i lavoratori possono adottare in caso di violazione dei dati.
• Identifica le risorse necessarie per proteggere i dati quando sono accessibili dai lavoratori a distanza e pianifica una risposta, nel caso si verificasse una violazione.
• Prenditi del tempo per istruire i membri del team sulle loro responsabilità, su ciò che ci si aspetta da loro e sulle misure concrete che possono intraprendere per proteggere azienda, cliente, dipendente, fornitore e qualsiasi altro dato con cui lavorano.
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Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)
Rischi relativi alla protezione dei dati e lavoro a distanza